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LA STORIA

La Storia



Le prime notizie dello “Spedale” di Chiusa Pesio risalgono al 1600 allorquando in un testamento datato 17 Aprile 1605 il nobile Pietro Guglielmetti ingiunse ai sui eredi di distribuire ai poveri annualmente 6 paia di scarpe e di fare celebrare alcune Messe, disponendo altresì che qualora essi non avessero rispettato la sua volontà, “la stessa avesse compimento per opera dei Direttori dell’Ospedale di Chiusa” cui legava un appezzamento di terreno. Pare attestato che col testamento di Sebastiano Arimondo, datato 1° Ottobre 1816, l’Ospedale ne raccolse effettivamente l’eredità. Da questi testamenti, dalle deliberazioni del Consiglio Comunale di Chiusa Pesio del 1633 e 1634 in cui si eleggevano 2 Massari dell’Hospitale e dal testamento del 19 Dicembre 1671 con cui la Signora Comandante vedova Carle nominava erede l’Ospedale della Chiusa, appare chiaro che esisteva uno “Spedale” ma non è dato a capire se in allora esisteva o meno l’edificio. Il 19 Maggio 1717 il Comune ricevette da S.M. “ordine di erigere e stabilire in questo Paese un Ospedale Generale della Carità per sovvenimento dei poveri” e, “ove non si può” di stabilire una congregazione di Carità. Pare fosse stata assegnata all’Ospedale la casa di S. Spirito, sita nella contrada della Valle (dei Valle) con facoltà di usufruirne secondo il bisogno. Nulla più si conosce fino al 2 Giugno 1811 quando il Rev. Don Francesco Decaroli lasciò tutto il suo avere per l’erezione di un Ospedale a sollievo dei poveri e gli fu dato il titolo di “Fondatore”, ma in una relazione del Segretario (Comunale?) si legge che l’ospedale fu eretto in virtù del testamento di Marianna Valle ved. Barolo datato 10 Maggio 1823. Probabilmente gli Amministratori soprassedettero alla edificazione vera e propria dell’edificio fino al 1830, anno in cui si raccolse effettivamente l’eredità della pia Signora Barolo, morta a Cuneo il 3 Gennaio 1830. Il primo pensiero dell’Amministrazione fu quello di adattare ad Ospedale il rustico della casa già abitata dalla Signora Barolo, ma i muri antichi, mancanti di fondamenta e guasti dall’umidità mal si adattarono allo scopo nonostante opere di ristrutturazione di scale, stanzini e volte. In questa situazione si arriva fino al 1858 quando si comperò la casa detta “dell’Ospizio” nel Chiapeto ove l’Ospedale si ingrandisce notevolmente. Si legge che nel 1881 vi sono 20 posti letto fissi, due dei quali per malati incurabili e due straordinari. La gestione è affidata a 3 Suore del Cottolengo e a una serva; nel 1890 i ricoverati furono 211. Negli anni 70 del secolo scorso viene trasferita la sede e l’attività nel nuovo immobile sito alla periferia di Chiusa Pesio. Si tratta di una recente costruzione con quattro piani fuori terra e un parco circostante. Si arriva ad avere anche 90 ospiti, progressivamente ridotti per l’adeguamento alle normative vigenti.


Attualmente la struttura così si presenta: - al piano seminterrato: la cucina con le dispense, la lavanderia, gli spogliatoi per il personale, la Cappella e la camera mortuaria, il locale pettinatrice, la palestra e locali ad uso comune; - al piano rialzato si trovano i locali della Presidenza, della Direzione e segreteria, l’Infermeria, 8 camere da letto, soggiorno e sala da pranzo, locale per il personale, e salone polivalente; - al primo piano, completamente ristrutturato secondo i dettami del D.G.R. n. 38, si trova un “nucleo RSA” con 20 posti letto con sala da pranzo, soggiorno e servizi; - al secondo piano, completamente ristrutturato secondo le norme su richiamate, si trova un “nucleo R.A.” di 20 posti letto + 3 posti di prima accoglienza con sala da pranzo, soggiorno e servizi; - al terzo piano si trova un “nucleo R.A.A.” con soggiorno, sala da pranzo e servizi.




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